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Mafia, il boss: "Ti tatui i nomi di Falcone e Borsellino e si risolvono i problemi"

Duro colpo alla famiglia mafiosa di Palermo Borgo Vecchio: con l’operazione "Resilienza" i carabinieri del Comando provinciale hanno fermato 20 persone, ritenute a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata ai furti e alla ricettazione, tentato omicidio aggravato, danneggiamento seguito da incendio, estorsioni consumate e tentate aggravate, danneggiamento aggravato, furto aggravato, ricettazione.

Nelle intercettazioni, oltre a raccontare episodi avvenuti, tentati omicidi, c'è anche una frase inquietante proferita da uno degli arrestati. Un consiglio che un indagato avrebbe dato ad un altro soggetto per passare inosservato: "Fatti un tatuaggio e ti scrivi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e si risolvono i problemi".

"L'operazione condotta dai carabinieri e coordinata dalla procura della Repubblica con grande professionalità dimostra come sia necessario non abbassare la guardia contro una vitalità mai sopita delle cosche. Dimostra anche che lo Stato può essere in grado ed è in grado di proteggere chi decide di ribellarsi al pizzo e alla violenza. Che, come giustamente sottolineato dai vertici dei carabinieri, lo Stato sa tutelare chi decide di esporsi contro il ricatto mafioso". Lo dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“La collaborazione di commercianti e imprenditori taglieggiati dalla mafia a Palermo è un segnale importante che fa capire come lo Stato oggi sia capace di tutelare e proteggere chi si ribella alla violenza, ma anche come il contributo delle associazioni antiracket sia prezioso nel percorso di ascolto e sostegno delle vittime. Un plauso infine va certamente alla procura e al nucleo investigativo dei carabinieri capaci di intercettare e scoperchiare la nuova mafia che prova a riorganizzarsi”. Lo dichiarano i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo, Valentina D’Orso e Adriano Varrica, insieme al sottosegretario Steni Di Piazza.

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