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Coronavirus, zona rossa i quattro centri di Biagio Conte a Palermo: ecco l'ordinanza di Musumeci

La "Missione" di via Decollati presidiata dalla polizia

Tornano le zone rosse in Sicilia. Con un provvedimento della Regione, sono da oggi off limits le strutture della "Missione Speranza e Carità" di Biagio Conte, a Palermo. Diventano "zona rossa" per contrastare la diffusione del Coronavirus le strutture di via Decollati, via Giuseppe Garibaldi, via Archirafi e un appezzamento di terreno in via Cottolengo dove si coltivano per lo più ortaggi. L'ordinanza di Musumeci è stata firmata dopo i 39 casi, fino a questo momento, di positività accertati fra gli ospiti del centro.

ECCO L'ORDINANZA

La decisione è stata adottata dopo un vertice con l'assessore alla Salute Ruggero Razza e il direttore generale dell'Asp di Palermo Daniela Faraoni, che hanno esaminato l'andamento del contagio e la pericolosa promiscuità all'interno delle strutture.

Ad accentuare la situazione di criticità è stato il rifiuto della quasi totalità degli ospiti delle strutture a farsi condurre al Covid-Hotel San Paolo per la quarantena obbligatoria.

Nei centri, adesso, potranno entrare e uscire solo gli operatori sanitari e socio-sanitari ed il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza. A garantire la effettività dell'ordinanza di Musumeci, adottata ai sensi dell'articolo 3 del Dl 25 marzo 2020 n.19,  dovranno essere le forze dell'ordine, all'esterno delle strutture.

Nei quattro Centri della Missione già ieri sono stati inviati gruppi tecnici dell'azienda sanitaria della Regione per verificare la piena osservanza delle misure di prevenzione e quattro squadre Usca per sottoporre a tampone rapido gli oltre settecento ospiti.

Intanto, anche due frati laici della Missione sono stati ricoverati all'ospedale Cervello. Hanno un principio di polmonite. In questi giorni i sanitari dell'Asp di Palermo hanno eseguito 328 tamponi nei centri di Biagio Conte. Solo questa mattina 162 di cui 91 nella comunità in via Decollati, dove è scoppiato il focolaio, 30 in via Archirafi nella seconda struttura, mentre in via Garibaldi 41.

Sono state consegnate all'associazione Medici Senza Frontiere 100 mascherine FFP2 e 1000 mascherine chirurgiche. Sui primi 54 tamponi sono risultati positivi 33. Quattro persone erano già state trovate positive e ricoverate nei giorni scorsi.

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