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Santa Rosalia, il film e due... botti, ma spunta qualche bancarella

Palermo non rinuncia di mettersi sotto l'ala protettrice della Santuzza: domani alle 11 a Palazzo delle Aquile, monsignor Corrado Lorefice affiderà la città a Santa Rosalia, a cui sarà presentato anche un omaggio floreale dei vigili del Fuoco, sistemato ai piedi della statua nella cappelletta del Comune.

Sarà comunque un Festino del tutto fuori dagli schemi: senza corteo, senza Carro trionfale, senza bancarelle – ma qualcosa sbuca nei quartieri – senza gente, senza fuochi. Si è dovuto rinunciare a tutto per evitare assembramenti, resta l’instant film di Costanza Quatriglio, che verrà proiettato martedì sera, ma poco ore fa è stato già diffuso il trailer. Primo ciak il 25 giugno scorso, l’ultimo in queste ore, tre atti di 25 minuti ciascuno, per raccontare una città deserta che poi si è rianimata. Ai Quattro Canti, di notte, con il Carro trionfale che quest’anno non sfilerà; all’Albergheria tra i bambini di Padre Scordato, sotto il murales di Ivan Scalisi Palminteri, al Santuario di Montepellegrino, a Brancaccio, in Cattedrale.

E tanta musica, persino un inedito coro angelico composto da Francesco La Licata, che sarà eseguito dai piccoli e dai piccolissimi del Teatro Massimo, tutte le formazioni giovanili insieme per un tributo alla Santuzza. Insomma, «Palermo sospesa – Il Festino che non c’è» sarà difficile da dimenticare. Il film sarà trasmesso da tutte le emittenti televisive che ne faranno richiesta, raccogliendo il segnale dall’Assessorato alle Culture che lo distribuirà gratuitamente. Tgs, invece, ha deciso di essere presente in prima persona. Martedì dalle 19,15, trasmetterà dal sagrato della Cattedrale, sia i Vespri che il messaggio dell’arcivescovo Corrado Lorefice alla città, nel corso di una diretta condotta da Salvo La Rosa. Poi le troupe resteranno sul posto e andranno avanti con contributi e interviste aspettando il film in programma per le 22. La serata si chiuderà con due botti di cannone e un gioco pirotecnico a forma di rosa. Si continuerà il 15 con la parte religiosa: Tgs seguirà dalle 18,45 la Santa messa dal sagrato.

Invece, piccola nota a margine nelle borgate più periferiche della città: dove non si rinuncia facilmente al Festino. Sono iniziate a spuntare le prime bancarelle per grattatella, fave e babbaluci, i tendoni con dolci, e calia e simenza. Magari quest’anno saranno vietatissimi gli assembramenti al Foro Italico, ma i quartieri più popolari si stanno già attrezzando.

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