Continuano le ricerche di Vito Lo Iacono, l'unico ancora disperso dei tre pescatori di Terrasini che erano a bordo della Nuova Iside, il peschereccio scomparso il 14 maggio a ritrovato nei giorni scorsi a 1.400 metri di profondità, a Nord della costa palermitana. I familiari di Vito Lo Iacono chiedono al governo che il relitto venga recuperato, per controllare se il corpo si trovi ancora lì.
«Chiederemo alle istituzioni di recuperare il relitto della Nuova Iside, all’interno del quale è probabile si trovi ancora il corpo di Vito». A parlare è l’avvocato Aldo Ruffino, che assiste i familiari di Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono, i pescatori di Terrasini che erano a bordo del peschereccio.
La richiesta ufficiale avverrà domani pomeriggio alle 16, alla Camera dei Deputati. La moglie di Matteo Lo Iacono e la compagna di Vito, insieme al deputato Lorenzo Viviani, componente della Commissione pesca, terranno una conferenza stampa per chiedere al governo il recupero dell’imbarcazione dove potrebbe trovarsi il 26enne Vito Lo Iacono, comandante della Nuova Iside e unico membro dell’equipaggio ancora disperso.
La procura di Palermo ha aperto un'inchiesta sull'episodio. Sono quattro le persone iscritte nel registro degli indagati: il comandante della petroliera Vulcanello, l’armatore della società Augustadue e due ufficiali di plancia in servizio sulla nave. I reati contestati sono naufragio e omicidio colposo. Secondo la ricostruzione dei magistrati, la nave avrebbe incrociato la rotta del peschereccio causandone l’affondamento.
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