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Giochi d'azzardo, il Tar sospende l'ordinanza del sindaco di Palermo relativa agli orari

Il Tar Sicilia Palermo ha accolto l'istanza cautelare della Cdm Entertainment srl, che gestisce una sala con apparecchi VLT e Slot, assistita dagli avvocati Salvatore e Luigi Raimondi, sospendendo l'ordinanza del sindaco del Comune di Palermo del 12 dicembre 2019, che disciplina degli orari per l'utilizzo degli apparecchi da gioco.

L'ordinanza del sindaco, in particolare, prevede 15 ore al giorno di chiusura. I ricorrenti hanno sostenuto che  il settore degli apparecchi Slot e VLT versa dal mese di gennaio 2020 in una situazione di grave crisi determinata da due fattori: l’obbligo di installare i lettori di tessere sanitarie negli apparecchi per il gioco, che ha avuto un fortissimo impatto dissuasivo sui giocatori, i quali temono la registrazione dei propri dati e l’emergenza sanitaria, particolarmente avvertita dagli utenti delle sale da gioco che si trovano in luoghi chiusi e comportano la necessità di toccare le apparecchiature con le mani. Tali circostanze hanno determinato un drastico calo della clientela, sicché le società del settore sono allo stremo.

Tra i motivi del ricorso, i ricorrenti lamentano la violazione dell'intesa tra Governo, Regioni ed enti locali in materia di raccolta del gioco pubblico, che prevede fino a 6 ore complessive di chiusura quotidiana di gioco.

"Con l'ordinanza collegiale pubblicata oggi dice l'avvocato Luigi Raimondi - il Tar ha quindi confermato il decreto cautelare monocratico del 27 gennaio 2020 con cui era stato riconosciuto il grave pericolo per la società ricorrente, stante che gli orari di apertura si ridurrebbero dalle attuali 19 ore a 9 ore al giorno, con la conseguenza del certo licenziamento di quasi tutti i 12 dipendenti".

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