Sgominate due organizzazioni a Partinico e Camporeale dedite a furti di rame e batterie di ponti ripetitori ma anche di numerose autovetture e in abitazioni non solo nei due comuni ma anche in altri nella provincia di Palermo, Trapani e Agrigento. Sono accusati anche di ricettazione dei beni rubati, di rapina e di false denunce di furti.
Sono in tutto 15 le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Palermo ed eseguita dalla Compagnia dei carabinieri di Partinico: 8 sono finiti in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’indagine, che è durata un anno e mezzo, è stata avviata dopo l'intensificarsi dei furti di rame, di autovetture e in abitazioni rurali. Dalle indagini è emersa l'esistenza di due gruppi. Quello che operava a Partinico era formato da sei degli odierni indagati.
Più precisamente, in tutto, sono stati accertati 5 diversi episodi di furti di cavi di rame, per un complessivo di circa 300 kg, ai danni delle infrastrutture Enel per la rete di distribuzione dell’energia elettrica e, in caso, anche presso un cimitero comunale, 21 furti di batterie (in totale oltre 200 dispositivi) presso i ponti ripetitori di proprietà delle società Vodafone, Wind Tre e anche Leonardo Company, 14 furti di auto e 1 furto di un trattore, 11 furti in abitazioni rurali ed estive, 1 rapina (gioielli e denaro contante) in casa di un’anziana in provincia di Trapani e il furto dell’impianto di videosorveglianza e dei sanitari del Centro Polifunzionale del Comune di Camporeale.
In carcere sono finiti Angelo Alamia, nato ad Alcamo classe 1978, residente a Partinico, accusato di associazione per delinquere finalizzata al compimento di numerosi furti; stessa accusa per Gaspare Castello, nato e residente a Partinico, classe 1988, e per Giuseppe Gallina, nato e residente a Cinisi, classe 1960; Nicola Lombardo, nato a Salemi, classe 1990, residente a Camporeale, accusato di rapina e diversi furti; c'è anche l'accusa di ricettazione per Vincenzo Mulè, nato a Partinico, classe 2000, residente a Camporeale; Franco Palazzolo, nato a Cinisi, classe 1963, residente a San Giuseppe Jato, accusato di diversi furti; per Giampiero Palazzolo, nato a Partinico, classe 1989, residente a Camporeale l'accusa è rapina e associazione a delinquere finalizzata al compimento di numerosi furti, così come per Roberto Palazzolo, nato ad Alcamo, classe 1982, residente a Partinico.
Ai domiciliari, invece, Giuseppe Primoletto, nato a Partinico, classe 1977, residente a Camporeale; Benedetto Calogero Ferrara, nato a Partinico, classe 1994, residente a Camporeale; Salvatore Mulè, nato ad Alcamo, classe 1997, residente a Camporeale. Tutti e tre sono accusati di diversi furti.
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