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Vendevano la droga anche ai minorenni: 4 arresti a Ribera, i pusher si rifornivano a Palermo

Quattro arresti e 3 obblighi di dimora nel comune di residenza. È il bilancio di un blitz antidroga effettuato nella tarda serata di ieri da circa 40 carabinieri della Compagnia di Sciacca. A supporto dell'operazione anche un elicottero.

Sgominato un gruppo criminale composto da tunisini e da riberesi che devono rispondere, a vario titolo ed in concorso, di spaccio di sostanze stupefacenti, anche nei confronti di minorenni, estorsione e detenzione illegale di arma comune da sparo.

L'operazione denominata “Bazar”, svolta attraverso pedinamenti ed intercettazioni, è stata avviata nell’aprile del 2019 dalla Tenenza di Ribera e coordinata dalla Procura della Repubblica di Sciacca, che, condividendo appieno le risultanze investigative, ha richiesto l’emissione delle odierne ordinanze al Tribunale.

I militari hanno accertato che il sodalizio criminale, composto per la maggior parte da extra-comunitari di origine tunisina, con l’appoggio di alcuni soggetti del posto, gestiva di fatto totalmente lo spaccio di sostanze stupefacenti quali marijuana, hashish e cocaina per poi rivenderle a clienti locali, talvolta anche minorenni.

La sostanza veniva acquistata a Palermo, per poi essere trasportata, appositamente nascosta in vani creati ad “hoc” delle auto nella disponibilità dei complici o mediante corrieri che si muovevano su autobus di linea. L’attività di smercio, avveniva dapprima con un contatto telefonico da parte dei vari acquirenti, che richiedevano tipo e quantità di sostanza stupefacente al pusher di riferimento. Lo stesso dava poi indicazioni sul luogo e l’orario dello scambio.

Pusher e cliente si incontravano quindi in corrispondenza di bar del centro storico, per poi effettuare il vero e proprio scambio in qualche vicolo secondario al sicuro da occhi indiscreti. Il gruppo criminale era in grado di soddisfare molteplici richieste, anche di quantitativi di sostanza stupefacente considerevole, riuscendo in un caso addirittura a “risarcire” un cliente non contento della qualità della sostanza acquistata, sostituendola con un'altra di diverso tipo.

Il “vertice” del gruppo era costituito da due soggetti entrambi di origine tunisina, i quali si occupavano di organizzare i viaggi verso Palermo per rifornirsi della sostanza, in base alle necessità dei clienti, incaricando di volta in volta i pusher di recuperare la droga e portarla a Ribera. Gli inquirenti stimano che il gruppo avesse un ricavo netto settimanale, conseguente alle varie cessioni di sostanza stupefacente, all’incirca di 5000/6000 euro.

L’indagine ha permesso di appurare inoltre che, in un caso, uno degli spacciatori avrebbe costretto con violenza e minaccia un riberese a consegnare l’autovettura di proprietà a garanzia della somma di denaro dallo stesso dovuta per la cessione di stupefacente, facendo quindi configurare anche il reato di estorsione. Uno degli arrestati aveva anche nella propria disponibilità un’arma comune da sparo.

Complessivamente, durante le varie fasi dell’indagine, i militari operanti hanno arrestato in flagranza di reato altri 4 soggetti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, denunciandone altri 5 a piede libero per lo stesso reato e segnalando 19 giovani clienti alla Prefettura di Agrigento quali assuntori di droga. Nei vari interventi effettuati infine sono stati eseguiti vari sequestri di droga, per un totale di 750 gr di hashish, 120 gr di cocaina, nonché della somma di 1.500 euro, quale provento dell’attività di spaccio.

 

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