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Palermitana bloccata ai Caraibi senza lavoro: "Nessuna risposta dalla Farnesina"

Saint-Barthélemy

Era andata su un’isola caraibica per lavoro ma dopo poco tempo che serviva i clienti di un ristorante è scoppiata la pandemia e Carlotta Bruno, palermitana, è rimasta senza lavoro a Saint-Barthélemy e presto rimarrà anche senza casa. "L’unica speranza è il rimpatrio - dichiara la mamma della 24enne all'AdnKronos -. Carlotta è spaventata e noi siamo disperati. Senza soldi e senza una casa che farà?".

Da metà aprile si susseguono le mail alla Farnesina. "Ho scritto ogni giorno, e anche più volte al giorno, a nome di mia figlia per chiedere aiuto. Perché le sia consentito il rimpatrio, ma non ho ricevuto nessuna risposta - denuncia mamma Maria -. Siamo abbandonati da tutti. L’unico che si è interessato alla mia storia è Igor (Gelarda, capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo, ndr)".

Il Carroccio, attraverso il senatore Stefano Candiani, segretario regionale del partito in Sicilia, infatti, si è subito attivato interessando la Farnesina della vicenda. Quello di Maria è un grido d’aiuto. "Mai avrei pensato che fosse così difficile per una persona ‘normale’ ottenere ascolto. Chiedo al premier Conte, al ministro Di Maio e a chiunque possa farlo di aiutare mia figlia e gli altri ragazzi, che su quell’isola sono andati per lavorare. Fate tornare a casa la mia Carlotta. Se noi siamo una terra di accoglienza - dice la donna - non possiamo consentire che i nostri ragazzi siano respinti".

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