L'aggressione a un rider di Zangaloro allo Zen a Palermo ha almeno un paio di precedenti simili. Segno che il disagio sociale avanza. La scorsa settimana, scrive Leopoldo Gargano sul Giornale di Sicilia in edicola, quando si era già in piena emergenza coronavirus, un fattorino di un'altra società specializzata nella consegne di cibo a domicilio, venne aggredito nei pressi di via San Lorenzo.
E sempre la scorsa settimana un paio di malviventi affrontarono il conducente di un furgone che stava trasportando diversi pacchi della spesa in un condominio di via Leonardo da Vinci.
Zangaloro, intanto, dopo il post con cui annunciava la sospensione delle consegne allo Zen, sta valutando la ripresa dei domicili nel quartiere. «Ci teniamo a ringraziarvi per i tanti messaggi di solidarietà nei nostri confronti e soprattutto nei confronti del ragazzo. Ma vogliamo soprattutto scusarci con tutta la gente che popola il quartiere Zen, che è anche la casa di alcuni nostri dipendenti - scrive l'azienda -. Il momento di sconforto, causato anche dal susseguirsi di episodi criminali subiti nell'ultimo periodo, ci ha fatto scrivere un post di tutta fretta. A questo proposito, il nostro atteggiamento non deve essere visto come un atto di discriminazione sociale ma come un'azione di denuncia contro ogni forma di criminalità, sperando che sia da stimolo per tutti».
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