La mafia torna a uccidere a Belmonte Mezzagno, un nuovo agguato nel centro agricolo a pochi chilometri da Palermo, che da mesi è al centro di una sanguinosa faida con due omicidi e un tentato omicidio.
All'alba è stato ucciso con colpi d'arma nella sua auto Agostino Alessandro Migliore, 45 anni, fratello di Giovanni, boss arrestato nell'operazione "Cupola 2.0". L'agguato è avvenuto in via Togliatti, intorno alle cinque.
La vittima era sulla sua Audi quando sono entrati in azione i killer.
LE INDAGINI. Nel luogo del delitto sotto casa di Agostino Alessandro Migliore, sono stati trovati undici bossoli calibro 7,65. I killer sono entrati in azione non appena la vittima è entrata in macchina sulla sua Audi A4: stava andando ad aprire il Conad, uno dei supermercati di Belmonte Mezzagno gestiti dalla famiglia. Una esecuzione in piena regola. "Siamo tornati negli anni '90 a Belmonte Mezzagno. Evidentemente c'è chi cerca di mandare messaggi a Filippo Bisconti che sta collaborando con la giustizia - dicono alcune persone -. Un bruttissimo momento. Siamo di nuovo nel centro di una faida". I carabinieri cercano possibili telecamere nella zona anche se l'omicidio sembra sia stato pianificato in ogni dettaglio.
IL BOSS MIGLIORE. La vittima è fratello di Giovanni Migliore, che gestiva un supermercato, è ritenuto uomo di fiducia del boss Filippo Bisconti, che dal dicembre 2018 ha scelto di collaborare con la giustizia. Il boss è attualmente sotto processo nell’inchiesta denominata Cupola 2.0 che svelò il tentativo della mafia di ricostituire la commissione provinciale e ricostruì gli organigrammi dei mandamenti di Tommaso natale, Porta Nuova, Pagliarelli, Misilmeri, Belmonte Mezzagno e Villabate. Il processo si svolge col rito abbreviato davanti al gup Rosario Di Gioia. Nei confronti di Giovanni Migliore la Procura di Palermo ha chiesto la condanna a 14 anni.
LA LUNGA SCIA DI AGGUATI. L'omicidio di Agostino Alessandro Migliore è il quarto episodio di sangue nel giro di un anno: il 10 gennaio 2019, è stato ucciso Vincenzo Greco, genero del boss Casella; poi l'8 maggio, i killer freddarono il commercialista Antonio Di Liberto, fratello dell'ex sindaco e cugino del pentito Bisconti.
L'ultimo agguato in ordine di tempo, prima dell'omicidio di stamane, risale al 2 dicembre scorso, quando due killer spararono in mezzo alla folla, nel corso principale del paese, per tentare di uccidere l'imprenditore edile Giuseppe Benigno. Nell'ambito delle indagini sulla faida i carabinieri avevano arrestato un mese fa quattro persone, tra le quali Salvatore Tumminia ritenuto il nuovo capomafia di Belmonte Mezzagno.
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