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Omicidio a Terrasini, c'è un fermato: si cercano anche altri complici del delitto

C'è un fermato, un ragazzo, che sarebbe responsabile dell'omicidio del ventunenne Paolo La Rosa, ucciso a coltellate nella notte, intorno alle 4, dopo avere finito di lavorare nella pizzeria gestita dal padre.

Si tratta di Alberto Pietro Mulè, che sarebbe il cugino del fidanzato della sorella minore della vittima. L'omicidio sarebbe avvenuto per futili motivi: tra i due chiaramente non correva buon sangue ma nulla che facesse sospettare una violenza inaudita di questo tipo. Non è ancora chiaro se l'assassino abbia agita da solo, ma pare che siano stati individuati altri partecipanti, un vero e proprio "branco"

Una risposta sulla dinamica e sui responsabili dell’omicidio a Terrasini, davanti alla discoteca 'Millennium', in provincia Palermo, pare sia arrivata dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.

Trasportato in ambulanza nell’ospedale di Partinico, è morto durante il tragitto. Diversi i fendenti, assestati allo stomaco e al torace, alla vittima, al culmine, a quanto pare, di una furiosa lite. La procura di Palermo coordina le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Carini che stanno sentendo diversi conoscenti, parenti e possibili testimoni.

Sembra che sul corpo di La Rosa ci fossero ben undici coltellate: una vera e propria esecuzione e non certo una coltellata partita per sbaglio. "Paolino era un buono che amava la vita ed era conosciuto e voluto bene da tutti per i suoi modi simpatici e il suo sorriso contagiante, non era certo uno che litigava. Non si è trattato di una rissa, ma di un'esecuzione", dice un amico di ritorno dall'ospedale.

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