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"Disabile licenziato ingiustamente a Palermo", il giudice lo reintegra

Il giudice del lavoro Paola Marino ha dichiarato illegittimo il licenziamento di un dipendente disabile palermitano di una società.  Il lavoratore, affetto da diabete, aveva mansioni di crew in un punto vendita vicino l’ex Motel Agip fino al 2008. L'azienda,  presa la gestione, lo ha licenziato ritenendolo inidoneo al lavoro in quanto «non giovane e scattante» come richiesto dalle regole della ditta. La corte d’appello, però, ne ha disposto il reintegro.

Reintegrato formalmente il lavoratore non è mai tornato alle sue mansioni per volontà della società. A quel punto, assistito dall’avvocato Floria D’Alia, si è rivolto al giudice del lavoro. Il magistrato gli ha dato ragione. L'azienda è stata condannata
al ripristino del rapporto lavorativo con le limitazioni legate alla disabilità, già riconosciute prima del licenziamento, e a
corrispondere le eventuali retribuzioni non percepite dopo la reintegrazione del 2013. La società dovrà anche risarcire le spese legali per 15 mila euro.

«La nota dolente - spiega l’avvocato D’Alia - è che per licenziare un dipendente disabile va convocata una commissione all’Inps prevista dalla legge che però non si è mai realmente costituita. Così è stato il giudice, avvalendosi di consulenti tecnici d’ufficio, a tamponare l’assenza della commissione».  Nonostante i ctu nominati dal giudice fossero stati di un altro avviso, «giustizia è stata fatta - aggiunge l’avvocato -.

I consulenti tecnici d’ufficio si erano detti contrari al reintegro, ma grazie al supporto dei consulenti di parte Serena Maria Cosentino e Manfredi Bruccoleri siamo riusciti a "far centrare il bersaglio. Ora il mio cliente, che per undici anni non si è mai arreso, può tornare a lavorare".

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