Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Palermo, Walter Turturici, ha condannato in abbreviato un gruppo di appartenenti alle famiglie mafiose dei quartieri occidentali di Palermo. Dodici in tutto le condanne, a pene variabili tra 2 e poco meno di 10 anni.
Nove anni e 8 mesi, la condanna più elevata, è toccata a Pietro Salsiera; 8 anni e 8 mesi a Giuseppe Fricano; 7 anni, un mese e 10 giorni a Salvatore Di Maio. A seguire Luigi Siragusa e Antonino Tarallo, 4 anni e 8 mesi ciascuno. Poi Carlo Napoli tre anni e otto mesi, Michele Pillitteri 3 anni e Carlo Giannusa, tutti in continuazione con precedenti condanne così come Antonino Siragusa, che ha avuto 2 anni. Infine Corrado Spataro 4 anni e un mese e pene minori ai collaboratori di giustizia Sergio Macaluso, due anni, e Domenico Mammi, un anno e cinque mesi. Il giudice ha accolto le tesi e le richieste del pm Amelia Luise.
Il processo è il terzo troncone dell'operazione Talea su una serie di estorsioni commesse dai gruppi mafiosi dei quartieri di Resuttana e San Lorenzo; disposti anche risarcimenti nei confronti delle vittime delle estorsioni e delle associazioni che si sono costituite parte civile assieme alle persone offese.
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