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Truffa alle assicurazioni, chieste le prime 37 condanne per gli “spaccaossa” a Palermo

Due indagati parlano di una delle "vittime" dei falsi incidenti

Prima requisitoria per una delle presunte bande di spaccaossa a Palermo e per alcune vittime compiacenti che per denaro sarebbero state disposte a farsi rompere braccia e gambe con mattoni di tufo e pesi da palestra, truffando le assicurazioni.

Ieri, come scrive Sandra Figliuolo sul Giornale di Sicilia in edicola, davanti al gup Annalisa Tesoriere, i sostituti procuratori Giulia Beux e Giacomo Brandini hanno chiesto la condanna di 37 imputati, tutti coinvolti nell'operazione “Over” dei carabinieri, coordinata dall'aggiunto Sergio Demontis, del 15 maggio scorso.

Ecco tutte le richieste: 12 anni a testa per Salvatore Andrea Cintura e Luca Reina, che si sarebbe occupato del disbrigo delle pratiche; 8 anni ciascuno per Alessio Cappello e Giovanni Napoli; 7 anni e 3 mesi per Domenico Cintura; 7 anni per Alessandro Bova; 6 anni e 2 mesi per Giuseppe Orfeo; 5 anni e 3 mesi per Antonino Buscemi; 4 anni e 4 mesi per Giovanni Viviano; 4 anni per Claudio Baglione; 3 anni per Salvatore Fasullo; 2 anni e 10 mesi a testa per Giuseppe Cintura, Giuseppe Monti e Cristofaro Vincenzo Renna; 2 anni e 9 mesi per Vito Virzì; 2 anni e 8 mesi ciascuno per Salvatore Chiodo, Cristian Neri, Davide Giammona e Davide Mendola; 2 anni e 7 mesi a testa per Silvestro Lo Sasso, Francesco Tosco e Giovanni Zinna; 2 anni e mezzo per Francesco Dragotto; 2 anni e 5 mesi ciascuno per Francesco Mutolo, Giovanni Salvatore Norfo, Giovanni Armanno e Giuseppe Gallo; 2 anni e 20 giorni sia per Leonarda Amato che per Rita Arceri; un anno e 10 mesi per Letterio Maranzano; un anno per Manlio Lo Piccolo; 11 mesi a testa per Giuseppe Bondini, Giovanni Calì, Franco Arnone e Domenico Celesia; e infine 10 mesi ciascuno per Concetta Di Carlo ed Angelo Lo Pinto.

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