La truffa all'Inps sulle pensioni d'invalidità è venuta a galla dopo la denuncia di un marito tradito e abbandonato. E' lui, come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Piergiorgio Morosini, che dopo la separazione dalla moglie, decise di andare in commissariato a Partinico rivelando che la moglie non era cieca e non aveva difficoltà motorie pur percependo una pensione d'invalidità e l'accompagnamento senza averne diritto.
In quella circostanza l'uomo consegnò agli investigatori tutti i documenti necessari per risalire alla truffa compreso il certificato del medico trasmesso all'Inps dove venivano elencate sindromi, insufficienza venose e problemi alla vista inesistenti.
La guardia di finanza ha sequestrato la pratica che era stata istruita e trasmessa all'Inps dal secondo arrestato nell'operazione, Filippo Accardo, che gestisce due Caf.
LE RIVELAZIONI. Il marito tradito raccontò agli investigatori le tappe della truffa, ovvero di avere consegnato ad Accardo circa 12 mila euro dopo che la pratica della moglie era stata accolta. Anche il secondo arrestato, Antonino Randazzo, che aveva fatto da tramite con Accardo, dopo l'accoglimento dell'istanza si presentò dai due coniugi per chiedere il voto visto che si candidava a consigliere comunale a Terrasini nelle elezioni del 2016.
I COINVOLTI. Gli indagati perchè hanno percepito la pensione d'invalidità pur non avendone diritto sono Grazia Nolfo, Pietro Costanzo, Fara Bartolotta, Maria Cucchiara, Angela Saitta, Rosa Leone e Giuseppa Lo Sardo.
Coinvolti anche Gaetano Maria Pitarresi, Salvatore Villa, Alessandro Sciabbica, Loredana Sutera, Carmelo Spina, Antonino Galdino, Michele Lumetta, Pasquale Rodolico. Corrado Cugno Garrano: possedevano certificati considerati falsi e rilasciati dai medici, alcuni di famiglia e altri specialisti. Nella lista degli indagati anche Francesco Arnone, Elena Maniaci, Giuseppe Sapienza e Andrea Prussiano.
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