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Palermo, il Giardino Inglese cambia nome: da oggi è il Parco Piersanti Mattarella

Una targa in ottone, da oggi, intesta lo storico «Giardino Inglese» di Palermo a Piersanti Mattarella, il presidente della Regione ucciso il 6 gennaio 1980. La cerimona di intitolazione avviene nel giorno del 40° anniversario del suo omicidio.

La targa è stata posizionata alla destra dell’ingresso che dà su via Libertà, proprio di fronte alla porzione di giardino che è stata dedicata a Francesca Morvillo e Giovanni Falcone, uccisi dalla mafia a Capaci, il 23 maggio 1992. A scoprire la targa il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, alla presenza, di Bernardo e Maria Mattarella, figli di Piersanti, dell’arcivescovo Corrado Lorefice e del governatore Nello Musimeci.

«Confermando l’ammirazione e la gratitudine l’amministrazione comunale ha scelto di intestare questo giardino a Piersanti Mattarella: un luogo simbolo che si trova tra via Libertà e via Dalla Chiesa», ha detto il primo cittadino che di Piersanti fu giovane consigliere giuridico.

Tra i presenti anche il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano: «Penso ai familiari che sono qui, dopo tanto tempo, che ancora aspettano la verità. Noi sappiamo che quell'assassinio fu una dichiarazione di guerra della mafia allo Stato che proseguì poi con altri delitti eccellenti. Se siamo qui è perchè la mafia quella guerra non l’ha vinta, le istituzioni hanno reagito abbattendo e sconfiggendo il braccio militare di cosa nostra. Se la mafia non ha vinto però non ha neanche perso perchè il suo potere di infiltrazione è ancora presente. Il lavoro di Piersanti Mattarella deve essere completato: abbiamo bisogno di una Sicilia e di un Sud efficiente e formare una nuova classe dirigente che rompa le connivenze per cui Mattarella si battè».

“Abbiamo il dovere di essere presenti -dichiara Nino Tranchina presidente delle Acli di Palermo-per ricordare l'Uomo, il Presidente che pagò con la propria vita la volontà di contrastare la mafia e le sue connessioni con la politica e il sistema economico affaristico. Aveva posto  alla base della sua azione di governo la legalità, la trasparenza e la lotta alla corruzione. La riforma della burocrazia regionale ed una nuova legislazione sugli appalti pubblici della Regione erano i presupposti per avere una Regione dalla carte in regola". “Viviamo una stagione-continua Traina- nella quale pare si sia perso la memoria della nostra storia, anche quella più recente,  per tale motivo il nostro dovere è, anche, quello di  tenere vivo il  ricordo,il pensiero e l'esperienza di Piersanti Mattarella anche e soprattutto tra i giovani.”

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