Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'omicidio al Cep di Palermo, convalidato il fermo dello zio

Via Benvenuto Cellini dove è avvenuto l'agguato del Cep

Il gip ha convalidato il provvedimento di fermo, emesso dalla procura di Palermo, nei confronti di Giuseppe Lombardino, di 61 anni, accusato di avere ucciso il nipote Francesco Paolo Lombardino.

Il gip si è riservato di decidere sulla misura cautelare. Lombardino, difeso dall’avvocato Salvatore Ruta, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Lo zio avrebbe colpito per errore il nipote sparando un colpo di pistola a una terza persona, Carmelo Testagrossa, col quale era in corso una lite per questioni di droga.

A dare un contributo significativo alle indagini sull'omicidio del Cep a Palermo è stato proprio il racconto di Testagrossa, ossia la vera vittima della spedizione punitiva. Dal racconto di Testagrossa, così come riporta Virgilio Fagone in un articolo sul Giornale di Sicilia, Giuseppe Lombardino, insieme al fratello Isidoro, gli avrebbero proposto un acquisto di cocaina: "Ma io ho rifiutato perché non voglio più avere a che fare con quella roba. Non tocco cocaina da quando sono uscito dal carcere".

Poco dopo i due fratelli lo avrebbe ferito con un coltello, provocando la sua sete di vendetta.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia