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Mafia, la spesa per Luisi pagata col reddito di cittadinanza della madre

La spesa pagata col reddito di cittadinanza della madre. Quella stessa spesa che alla fine gli è costata la libertà. Il cibo e il resto della roba comprati in due supermercati, "tracciate" dagli agenti della polizia, hanno posto fine alla latitanza di Pietro Luisi, 29 anni, sfuggito a due recenti blitz antimafia delle forze dell’ordine. I poliziotti lo hanno sorpreso ieri mattina in un condominio di via Rocco Jemma, nella zona del "Policlinico", a Palermo.

Il latitante, uno degli astro nascenti di Cosa Nostra, uno dei signori della droga del clan di Brancaccio, lui di Santa Maria di Gesù, preso perchè i poliziotti, che da tempo si erano finti dei semplici inquilini di quel condominio, si erano insospettiti proprio per quei voluminosi sacchi della spesa. Secondo le indagini, il tutto pagato dal reddito di cittadinanza che percepisce la madre di Luisi.

Quelle indagini, a distanza di alcuni mesi, hanno condotto i poliziotti in un condominio di via Rocco Jemma, dove alcuni familiari di Luisi sono stati visti entrare con dei sacchetti della spesa.

Il cerchio si è ulteriormente ristretto quando i poliziotti, fintisi inquilini dello stabile, hanno registrato la presenza in un appartamento del quarto piano di alcuni conoscenti, pregiudicati e frequentatori in passato di Luisi. Nelle prime ore della mattinata è scattato il blitz che ha sorpreso il latitane ed altri due favoreggiatori nell’appartamento, Cusimano Gioacchino ed il figlio Eros. Anche gli altri due occupanti sono stati tratti in arresto per il reato di favoreggiamento.

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