Troppe tasse e gestione in perdita. L'Amat è pronta a fare un passo indietro sul controllo della sosta tariffata, le cosiddette zone blu per posteggiare a Palermo. La decisione non è ancora definitiva ma è al vaglio dell'amministratore unico Michele Cimino che ieri ha riunito i dirigenti per fare il punto sullo sviluppo del piano di risanamento.
Nel caso della sosta tariffata, all'azienda, che ha come entrate soltanto i proventi dalla vendita delle schede parcheggio, ogni anno il Comune chiede il pagamento di Tosap e Tarsu sugli stalli di sosta. "In sostanza - dice Cimino - il sottile margine di guadagno dato dalla vendita delle schede parcheggio, che serve a mantenere in equilibrio il servizio di controllo sulle zone tariffate, viene oltremodo eroso delle imposte sul suolo pubblico e sui rifiuti. Su questo argomento l'azienda ha acceso diversi ricorsi per incoerenza dell'imposizione fiscale, essendo il Comune il socio unico di Amat".
E aggiunge: "È urgente e opportuno aprire una discussione con il Comune, spero nei prossimi giorni, per risolvere definitivamente questo problema, altrimenti saremo costretti a rilasciare il controllo delle zone blu".
Caricamento commenti
Commenta la notizia