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Palermo, badante si uccise dopo la rapina in casa: nuove accuse ai presunti banditi

Un frame delle telecamere che riprende due dei tre malviventi dirigersi verso la casa dell'anziano

Si aggrava la posizione dei tre presunti banditi accusati della violenta rapina in casa di un novantenne il 12 maggio scorso a Palermo: dovranno rispondere anche di istigazione al suicidio nei confronti del badante dell'anziano, un mauriziano, che 4 giorni dopo si suicidò, bevendo una confezione di acido muriatico, su una panchina nel Parco Uditore.

Gli imputati sono Domenico Taibbi, 49 anni, Davide Terracchio, di 36, e Rosolino Rizzo, di 18, tutti arrestati il 6 luglio scorso e ora finiti a giudizio con l'immediato.

Come ricostruisce Sandra Figliuolo in un articolo sul Giornale di Sicilia, il badante mauriziano - all'inizio indicato come basista della banda - al momento della rapina era in casa con l'anziano. E dietro minacce e violenze, sarebbe stato costretto a indicare cassaforte e beni di valore. Secondo gli investigatori, però, anche se con costrizione, sarebbe stato proprio il badante - che avrebbe conosciuto gli imputati - a fare da basista. In base a quanto riferito dalla moglie, il badante in quel periodo avrebbe avuto continuamente paura, per lei e per i loro bambini.

La notizia completa sul Giornale di Sicilia. 

 

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