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Lapo Elkann a Palermo: "Migranti è brutta parola, meglio nuovi italiani"

«Oggi con Croce Rossa Italiana vogliamo sviluppare progetti rivolti agli italiani, ma anche ai nuovi italiani. La parola migranti, infatti, non mi è mai piaciuta: ricordo che quando gli italiani andarono in America eravamo migranti anche noi».

A dirlo a Palermo Lapo Elkann nel corso della conferenza stampa organizzata da Fondazione Laps e Croce Rossa Italiana - Comitato Regione Sicilia, per la sigla di un protocollo di intesa a sostegno dei bambini in difficoltà.

«Come Laps siamo estremamente contenti di lavorare con Cri - ha proseguito Elkann - ma ricordo che non sono il primo Agnelli a farlo, la prima fu mia zia Susanna che si impegnò durante la seconda guerra mondiale aiutando i feriti. Per me è un onore essere qui a stringere questo accordo in Sicilia».

«Trovo abbastanza vergognoso che nessuna delle istituzioni fosse presente a Lampedusa per la tragedia di migranti che si è consumata: da italiano mi intristisce, noi paghiamo i politici e loro devono essere presenti», così Lapo Elkann a Palermo per la firma di un protocollo tra la Fondazione Laps e la Croce Rossa siciliana.

«Non mi piace Salvini, non mi piace il suo comportamento sul tema dei migranti perché lo reputo dissolutivo e non costruttivo. Poi ognuno è libero di avere le proprie opinioni».

«Penso che tutto si possa fare e si possa dire e ognuno può aver le proprie opinioni - ha proseguito - ma la realtà dei fatti è che quello serve non è un no o un sì, ma un processo di costruzione. Se guardiamo alla Francia, ad esempio, lì c'è un grave problema di integrazione. Quindi non è un problema siciliano o italiano, ma europeo che va affrontato in Europa».

Sulle Ong dice: «Sono a favore delle Ong che danno aiuto alle persone in mare, la realtà è che ce n'è bisogno».

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