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Anziana morta in casa a Villabate, mancano le prove: assolti due imputati

Prove insufficienti per condannare: così, nonostante una richiesta di 26 anni per un imputato e di 30 per l'altro, la prima sezione della Corte d'assise ha assolto Antonio Di Bella e Maurizio Castiglia dall'accusa di avere ucciso un'anziana donna di Villabate (Palermo), Nunzia Carmela Castelli.

Il collegio presieduto da Sergio Gulotta, a latere Monica Sammartino, ha condannato solo tre prossime congiunte di Di Bella, accusate di subornazione di testimoni, per avere tentato di "aggiustare" le deposizioni di chi poteva scagionare l'imputato. Pene comprese fra 2 e 3 anni per la madre, Paola Caracausi; per la zia, Santa Caracausi, e per la sorella dell'imputato, Mariangela Di Bella.

La vittima soffriva di asma e spirò a causa del fumo che si era diffuso in casa sua, in via Messina Marine 53, dopo avere salvato la figlia disabile: ma a provocare l'incendio della porta di casa, secondo l'accusa, sarebbero stati i due vicini, Di Bella e Castiglia. Che tra l'altro, nel corso di un drammatico confronto, si erano accusati a vicenda. La donna morì all'età di 69 anni, il 27 dicembre 2011. Il movente del delitto sarebbe stato il tentativo di impadronirsi della casa popolare abitata dalla vittima, che lì raccoglieva cartoni e plastica, con altre cianfrusaglie, e per questo era invisa ai condomini. (AGI)

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