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Preso a calci e gettato tra l'eternit: così è stato ucciso un cucciolo a Carini

Ucciso e gettato nello scantinato di una casa diroccata adibita a discarica, nella periferia di Villagrazia di Carini. E' morto così un cucciolo di cane di quattro mesi simil pit bull, il cui corpo è stato recuperato ieri dai Vigili del Fuoco e dai volontari della Sezione Enpa di Carini.

Lo rende noto il responsabile della sezione, Paride Martorana. "E' stata la presenza dell'eternit a complicare l'intervento di recupero. Per evitare che il materiale si sbriciolasse, liberando così il suo potenziale cancerogeno - spiega Martorana - i vigili del fuoco hanno dovuto seguire una procedura particolare, molto laboriosa e impegnativa, che ha richiesto ben tre ore di lavoro. Una volta recuperato, il cadavere è stato consegnato all'istituto zooprofilattico per l'esame necroscopico".

Sulla dinamica dei fatti non ci sono certezze ma solo ipotesi. In particolare, secondo alcune testimonianze raccolte dai volontari Enpa, il cagnolino potrebbe essere stato colpito a morte, magari con un calcio, perché non intendeva farsi fare il bagno dal suo “proprietario”. Ma al momento si tratta di circostanze non confermate.

Per questo, la Protezione Animali di Carini lancia un appello chiedendo ad eventuali testimoni di farsi avanti. Soprattutto alla persona che per prima ha segnalato l’uccisione del cagnolino. "Come in tutti i casi di crudeltà ai danni di animali – dice Martorana – Enpa attiverà il proprio ufficio legale con una denuncia contro ignoti. Ben altro peso avrebbe, invece, una testimonianza puntuale e circostanziata". Farebbe aumentare in modo considerevole le probabilità di dare un volto e un nome a chi ha ucciso il povero cucciolo.

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