Se i rifiuti di Bellolampo sono idonei o no lo stabiliranno i controlli che verranno fatti in queste ore in discarica. È quanto deciso dal prefetto Antonella De Miro che ha chiesto di procedere nuovamente ad una verifica e alla omologazione "in loco" di tutti i rifiuti presenti a Bellolampo alla presenza oltre che dell’Arpa anche dei legali rappresentanti delle discariche. L'obiettivo è scongiurare altri viaggi di rifiuti a vuoto.
Una volta accertata la regolarità, i camion partiranno per le discariche che a quel punto non potranno rifiutarli. Inoltre, spiegano dal Comune, se frazioni di rifiuti non risultassero regolari si potrà procedere subito ad ulteriore trattamento prima di farlo partire.
Al tempo stesso il prefetto ha sollecitato alla Regione una accelerazione per la realizzazione della settima vasca ed ha chiesto alla Rap di effettuare le manutenzioni necessarie al Tmb per migliorare in uscita la qualità del rifiuto.
Fino a questo momento l'ostacolo è stato far accettare i rifiuti provenienti da Palermo alla Oikos, l’azienda che gestisce la discarica di motta Sant’Anastasia, una di quelle individuate dalla Regione per fronteggiare la crisi dopo la saturazione della sesta vasca a Palermo e i ritardi nella costruzione della settima.
Il sindaco Leoluca Orlando, che ha partecipato al vertice col prefetto insieme all'assessore all'Ambiente Giusto Catania ha espresso "apprezzamento per la convocazione della riunione che ha consentito di fare il punto e chiarezza sulla situazione a Palermo e nella intera Sicilia". "La riunione di oggi - ha detto il sindaco - conferma che siamo in presenza di un clima e di una organizzazione di operatori privati del settore - alcuni dei quali sotto indagine anche per gravi reati - che continuano a trarre profitti parassitari dalla mancanza di impiantistica regionale pubblica, così come conferma il verificarsi di atteggiamenti che appaiono ostili se non di ostacolo alla gestione pubblica Rap dei rifiuti. Su tali atteggiamenti ho chiesto e chiedo un intervento della Regione e della Magistratura, già da tempo interessata". E ancora: "L'emergenza rifiuti è il frutto di un sistema perverso e speculativo privato che si somma alla mancanza di una rete di impianti pubblici, che ha finito per far carico sulla discarica di Bellolampo, unico impianto pubblico di proprietà comunale nella Regione siciliana",
Caricamento commenti
Commenta la notizia