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A Pollina un altro furbetto del reddito di cittadinanza: sequestrata la carta

Un altro furbetto del reddito di cittadinanza è stato beccato in provincia di Palermo. La Guardia di finanza, nel corso di un controllo in una struttura ricettiva a Pollina, ha trovato tre lavoratori in nero.

Uno di loro, M.A., 41 anni, percepiva il sussidio. L'uomo è stato segnalato all'autorità giudiziaria e gli è stata sequestrata la carta delle Poste italiane utilizzata per percepire l'entrata.
Al vaglio dei finanzieri c'è ora la posizione fiscale della società alla quale è stata elevata una sanzione di 11 mila euro.
Salgono a 51 i lavoratori in nero individuati dalla Guardia di Finanza di Cefalù nell'ultimo anno.

Sul lavoro nero a Palermo la Cgil ha lanciato la campagna "Lavoro? Mai più nero". Tre i settori più colpiti: lavoratori che garantiscono le vacanze ai turisti, quelli che raccolgono l'uva nelle vendemmie e quelli che operano nei cantieri privati dei centri storici.

"Nei mesi estivi a Palermo assistiamo a una vera e propria esplosione di lavoro nero. Registriamo percentuali molto preoccupanti soprattutto nei settori del terziario, dell'edilizia e dell'agricoltura - denuncia Calogero Guzzetta, segretario Cgil Palermo - Nella provincia di Palermo, i dati Istat confrontati, con quelli del nostro ufficio vertenze, indicano una media del 33,7 per cento di lavoro nero, a fronte di un dato siciliano che si attesta al 26 per cento e di un dato nazionale poco inferiore del 19 per cento. I settori più colpiti dal lavoro ero sono tre. Il terziario, con un picco del 37,5 per cento, superiore al dato siciliano. In agricoltura il dato raggiunge il 37,6 per cento, in linea col dato regionale. E in edilizia è a quota 26 per cento, al di sopra del dato siciliano".

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