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Almaviva, nulla di fatto al Ministero: "Nessuna soluzione per evitare i licenziamenti"

Una protesta dei lavoratori Almaviva

"Ancora una volta registriamo un nulla di fatto. Di Maio anche questa volta non ha partecipato al tavolo e non è stata individuata una soluzione per scongiurare a fine settembre le procedure di licenziamento per 1.600 persone". Lo dice il segretario generale della Slc Cgil Palermo, Maurizio Rosso, a conclusione del tavolo che si è svolto questo pomeriggio al Mise sulla vertenza Almaviva Contact di Palermo.

"Al tavolo - aggiunge Rosso - i rappresentanti del Mise hanno chiesto all’azienda di rimandare le procedure di licenziamento e di proseguire con gli ammortizzatori sociali. Ma Almaviva sostiene che non è più possibile continuare con gli ammortizzatori. Questo governo non riesce a capire qual è il vero problema del Mezzogiorno. Serve un impegno concreto per creare occupazione non le mance degli ammortizzatori sociali".

"Abbiamo chiesto al Governo nazionale, in un momento di grande crisi occupazionale e in particolare nel settore dei call center, impegni concreti per evitare i licenziamenti annunciati dall’azienda, nonchè interventi strutturali rivolti alla risoluzione delle difficoltà di tutta la filiera del comparto dell’information technology sulla quale, è bene ribadirlo, è necessario altresì che gli enti preposti vigilino al fine di una corretta applicazione del costo del lavoro". Lo dice l’assessore al Lavoro della Regione Siciliana, Antonio Scavone, dopo avere partecipato all’incontro svoltosi questo pomeriggio presso il Ministero del Lavoro a Roma per scongiurare il piano di esuberi annunciato da Almaviva Contact per Palermo. "Non è più il momento di interventi tampone, bensì di soluzioni che garantiscano il mantenimento dei già ridotti livelli occupazionali - continua Scavone -. Certamente questo Governo regionale non consentirà che la Sicilia possa essere considerata una prateria di scorribande speculative".

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