Un forte inasprimento delle sanzioni a carico degli esercizi commerciali che contravvengono alle vigenti normative ed ordinanze in materia di occupazione di suolo pubblico, alimentari, di smaltimento dei rifiuti e di tutela del decoro e della quiete pubblica.
E’ il contenuto di una nuova ordinanza firmata oggi dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando ed operativa da domani, che è stata preparata dagli uffici del SUAP e della Polizia Municipale ed è frutto della strategia d’azione decisa e condivisa in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dalla Prefetta De Miro, in merito alla cosiddetta "movida" notturna.
Il provvedimento adottato, che avrà la durata di 60 giorni in attesa della revisione complessiva dei regolamenti di settore da parte del Consiglio comuanle, prevede in particolare che già a partire dalla prima violazione delle norme possa scattare la chiusura dei locali, per un periodo crescente che va da 10 a 30 giorni in caso di recidiva.
Analogamente, nel caso di violazioni che comportino utilizzo di materiali ed attrezzature (impianti di diffusione sonora per
quanto riguarda la musica o arredi per quanto riguarda l'occupazione di suolo pubblico), si procederà al sequestro ma, in caso di recidiva si potrà anche arrivare alla confisca definitiva.
I provvedimenti sanzionatori verranno applicati «anche nell’ipotesi che l’esercente venga meno agli obblighi di pulizia, decoro degli spazi esterni all’esercizio e di corretto conferimento dei rifiuti prodotti dall’attività». «Di fronte a comportamenti illeciti, irregolari o illegali - afferma il sindaco - il Comitato Provinciale ha ritenuto, con la nostra piena condivisione, che sia necessario imporre sanzioni ben più restrittive affinché sia chiaro a tutti che il rispetto delle regole è condizione essenziale perché le attività
commerciali possano continuare a svolgersi in un clima di serenità e tutela di tutti gli interessi in campo, primi fra tutti quelli dei residenti e quelli di quegli esercenti che si attengono scrupolosamente alle normative».
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