
Maxi sequestro di pesce a Palermo negli ultimi giorni, a seguito di diversi controlli nel settore della ristorazione e della vendita “al minuto” ed al dettaglio.
La Polizia di Stato, in collaborazione con la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera, ha passato al setaccio numerose attività nelle zone di Ballarò e Corso dei Mille; territorio nel quale, recentemente, si sono verificati episodi di malesseri accusati da cittadini dopo aver consumato tonno rosso. E proprio gli ultimi casi hanno fatto intensificare i controlli. Il prodotto sequestrato è di oltre 400 chili.
Dai controlli, tre esercizi sono risultati non in regola. A Ballarò è stato individuato un banco in legno, improvvisato ad espositore, con 40 chili di pesce esposto ma conservato in cattivo stato e non tracciato. Il titolare, già noto alle forze dell'ordine, ha ricevuto una multa di 1500 euro aumentata di altre 500 euro per l’omessa installazione del registratore di cassa.
Sempre a Ballarò, un esercizio commerciale si avvaleva, invece, di due lavoratori “in nero” e si è proceduto alla segnalazione all’Ispettorato del Lavoro.
Nella zona di Corso dei Mille, sono stati trovati, invece, 150 chili di pesce non tracciato, di cui oltre 40 chili di tonno rosso. Presenti anche due esemplari di pesce spada, per un peso superiore ai 200 chilogrammi, privi di tracciabilità e mal conservati all’interno di una cella frigorifera, tra liquami e sporcizie.
Nella stessa cella frigorifera, è stata trovata una grossa quantità di pesce congelato, sempre privo di tracciabilità. Il titolare, inoltre, non possedeva la licenza per vendere il prodotto e aveva occupato più suolo pubblico rispetto al consentito. Sono state riscontrate anche gravi carenze igienico sanitarie e la presenza di un lavoratore “in nero”. È stata anche sequestrata una cella frigorifera.
Tutto il pesce rintracciato nel corso del primo e del terzo controllo, per un peso complessivo di 400 chilogrammi, è stato sequestrato e ritenuto non idoneo al consumo umano dai veterinari dell’Asp e, pertanto, avviato alla distruzione. Agli esercenti irregolari sono state inflitte sanzioni il cui valore supera i 10.000 euro.
A coordinare i controlli, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Oreto-Stazione” che si sono avvalsi anche della collaborazione di medici veterinari dell’Asp.
5 Commenti
Nostradamus
13/06/2019 14:32
Omessa installazione a Ballarò di un registratore di cassa? Impossibile, sarà un refuso di stampa. Tutti gli esercenti a Ballarò sono regolarmente muniti di registratori, rilascio scontrino fiscale, tarati in modo da evidenziare che un coppo pesa 100 gr. di tara, resto al centesimo, tutti i lavoratori anche i minori di anni 12 sono regolarizzati e dai controlli nessuno dicasi nessuno è percettori di elemosina di Stato. Andate al nord a trovare i commercianti evasori che vendono il pesce congelato e fituso.
Francesco
13/06/2019 17:05
Ironia sottile: ma non fa una piega.
pippo
14/06/2019 08:32
concordo con lei, a ballarò mai una volta che non mi rilasciano lo scontrino, se lo dimentichi ti chiamano pure, qui a Palermo nei mercati rionali non esiste evasione fiscale, evasione previdenziale, INAIL etc..., infatti non ci sono controlli dato che è tutto in regola.
Carmelo
13/06/2019 15:09
Ecco il malessere della società Siciliana ed Italiana ..... esercizi non in regola ,,,, attività abusive ed evasione a volontè ........ poi chiediamo aiuti allo stato e lo stato chiede aiuto alla Comunità Europea......... La Comunità Europea di fronte a queste situazioni come può trattarci e considerarci ???
Damiano S.
13/06/2019 19:45
Non dovrebbe dare un euro per come viene investito
Rensi
13/06/2019 19:52
Scrocconi no ?
Jago
13/06/2019 16:37
Ridiscutere le quote tonno, dare ai pescatori e agli esercenti la possibilità di rimanere in corsa con i maltesi ed i salernitani che hanno il monopolio del pesce mentre i politici deputati all'uopo scorazzano per la penisola in una eterna campagna elettorale, consumando piccole battaglie e vendette, ignorando che le flotte peschereccie si sono ridotte al 30 % , ma a loro che cosa gliene fotte? Si infilano in costosi ristoranti e aspettano così il trascorrere delle legislature.
liliana
13/06/2019 20:51
I controllo devono essere più spesso e più severi Il cibo si da anche ai bambini . Più controlli su pesce , carne e frutta . Come mai un insalata a volte fa male? come viene innaffiata e da dove viene?
pippo
14/06/2019 08:26
quando ci sono consumatori che finiscono in ospedale allora ecco la notizia "intensificati i controlli" per un giorno, poi torna tutto nel dimenticatoio.