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Si finge esorcista e abusa di ragazze: 3 arresti, c'è il nipote del bandito Giuliano

I carabinieri di Montelepre hanno arrestato tre persone con l’accusa di violenza sessuale aggravata, nei confronti di giovani ragazze e di un minore di 14 anni, truffa aggravata e induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini, condotte dai carabinieri di Montelepre e coordinate dalla procura di Trapani, sono iniziate a ottobre dello scorso anno. Gli inquirenti, grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno ricostruito il modus operandi adottato dagli indagati per trarre profitto da prestazioni sessuali, ottenute anche attraverso violenza fisica e psichica nei confronti delle vittime, alcune delle quali minorenni e appartenenti - spiegano i militari "ad un contesto socio – culturale particolarmente arretrato".

Ruolo centrale era svolto da uno dei due uomini indagati, Salvatore Randazzo di 62 anni, il quale fingendosi esorcista e medium, eseguiva riti catartici finalizzati a intimorire le proprie vittime sino a condizionarne le scelte. Inoltre, fingeva di essere in grado di comunicare con i defunti, di scagliare anatemi ed esercitare poteri oscuri. In questo modo, sfruttando lo stato di prostrazione psicologica in cui riduceva le proprie vittime, sarebbe riuscito a indurre queste ultime a soddisfare le sue richieste sessuali o economiche (anche in cambio di regali modestissimo valore) e, in alcuni casi, persino ad avere rapporti sessuali contro la loro volontà.

Tra gli indagati, c'è anche una donna, Marina Spinnato di 20 anni, anche lei in carcere, che oltre a rispondere del reato di corruzione nei confronti di un minore di età inferiore ad anni 14, è accusata, insieme con Randazzo, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La donna avrebbe avuto il ruolo di  individuare giovani ragazze da avviare all’attività di prostituzione per poi appropriarsi in alcune circostanze di parte del denaro corrisposto dai clienti.

Da ultimo, destinatario del provvedimento cautelare agli arresti domiciliari, è Giuseppe Sciortino, 71 anni, ritenuto responsabile di aver favorito l’attività di prostituzione all’interno di una struttura ricettiva di Montelepre da lui gestita. Sciortino, che è nipote del bandito Salvatore Giuliano, è accusato di reato di violenza sessuale aggravata continuata per aver indotto a consumare rapporti sessuali con lui (anche in cambio di regalie di modesto valore) una donna affetta da gravi disturbi psichici e ricoverata presso una struttura sociosanitaria semi-residenziale.

Il provvedimento di ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari è stato emesso dal gip del tribunale di Trapani.

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