Dopo i numerosi raid delle scorse settimane, il ministro per il Sud Barbara Lezzi torna, a Brancaccio, nell'area destinata al nuovo asilo nido dedicato a Padre Pino Puglisi.
A Palermo è giunta questa mattina dopo il tour elettorale, in vista delle elezioni amministrative di domani, che ieri l'ha vista impegnata a Salemi, Castelvetrano e Mazara del Vallo.
Oggi in veste istituzionale torna in un luogo simbolo di resistenza alla mafia, quel terreno che è destinato a ospitare uno dei sogni di Padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso da cosa nostra nel 1993: la costruzione di un asilo nido per i bambini di Brancaccio. "I piccoli di Padre Pino Puglisi" sarà il nome della scuola una volta realizzata.
Nel marzo scorso il progetto è stato ufficialmente consegnato dal Centro Padre Nostro, associazione che l'ha in gestione e onlus fondata proprio da don Pino, al Comune. Da allora per settimane il terreno è stato oggetto di numerosi raid vandalici. Dai catenacci divelti al rogo di rifiuti.
"Lo Stato c'è e ha voluto esaudire questo sogno di padre Puglisi ucciso dalla mafia e proclamato Beato. Il nuovo asilo sarà un presidio dei legalità, voluto e richiesto dall'associazione Padre Nostro. E' un successo anche delle istituzioni perché con molta velocità e semplicità ci siamo accordati con il sindaco per realizzarlo", ha detto il ministro alla manifestazione organizzata, in via Gangitano, nel quartiere Brancaccio a Palermo, dove sarà realizzato l'asilo.
"Quando le istituzioni fanno il loro dovere poi si ottengono le cose giuste", ha aggiunto Lezzi. Dopo la donazione del progetto ci sono stati parecchi raid vandalici. "Questo significa che questa opera ha veramente un valore enorme - ha proseguito Lezzi - padre Puglisi quando è stato ucciso in realtà è diventato ancora più potente e questi atti di vandalismo lo dimostrano. L'asilo può essere anche un argine per contrastare la mafia, oltre ad essere un grande simbolo. Posso dire che ogni volta che ci saranno atti vandalici torneremo qui io, il sindaco, i colleghi parlamentari. Torneremo sempre qui".
Diversi gli appelli lanciati dal presidente del Centro Padre Nostro, Maurizio Artale, che ha chiesto aiuto alle istituzioni, sottolineando come gli atti di vandalismo fossero avvertimenti contro il progetto dell'asilo.
Scuole in quartieri difficili della città troppo spesso nel mirino dei vandali. Proprio ieri è avvenuto un nuovo raid, l'ennesimo, nella scuola Falcone allo Zen, già in passato vittima di una lunga serie di incursioni, dal danneggiamento del mezzobusto dedicato a Falcone ai giocattoli rubati o appesi agli alberi, fino al sabotaggio della cassetta elettrica.
Ieri notte, ignoti anche rubato i giocattoli dei bambini: la cucina, i gonfiabili, i pouf, regalati alla scuola da una ditta privata di Messina. Mentre qualche giorno prima, nel fine settimana di Pasqua erano stati sfondati alcuni vetri al piano terra e svuotati gli estintori.
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