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Bimba sfregiata da una cabina elettrica a Palermo, il caso a Le Iene: "Nessun colpevole"

"Io non lo capisco perchè è successo a me, io non le volevo queste cicatrici. Ma la cosa più brutta è che ai responsabili non gliene frega nulla di me". E' iniziato così il racconto a Le Iene di Victoria, una bambina palermitana, rimasta vittima di una cabina elettrica che esplodendo l'ha colpita in pieno, mettendola in pericolo di vita e facendole riportare numerose ustioni in tutto il corpo.

Oggi Victoria ha 10 ma all'epoca dei fatti, ossia nel 2015, ne aveva solo 6. Stava giocando in strada insieme alle sue cuginette, nel quartiere popolare di Borgovecchio, quando una cabina elettrica posta sul marciapiede le è letteralmente esplosa addosso. Da lì la corsa in ospedale, nella speranza di salvare Victoria.

Giunti al pronto soccorso, infatti, alla bambina era stato dato solo il 40% di possibilità di sopravvivenza.

Col tempo, Victoria ha ripreso a vivere anche se le cicatrici sono ancora evidenti sul suo corpo. Costretta a sottoporsi a periodici interventi per migliorare il suo aspetto, Victoria alle telecamere de Le Iene ha detto: "Sogno di diventare una regina un giorno ma soprattutto che vadano via queste cicatrici e che la mia pelle torni liscia".

“Stavamo giocando a nascondino nel negozio del nonno ma poi abbiamo litigato e me ne sono andata - ha ricordato Victoria, parlando del giorno dell'incidente -. Ad un certo punto però ho deciso di tornare verso il negozio”.

Arrivata all’altezza di una cabina dell’elettricità, Victoria è stata investita dall'esplosione.

"Sembrava un tronco d’albero bruciato, - ha detto il nonno della bambina - all’inizio non l’avevo neanche riconosciuta”.

Dal canto suo, la società elettrica che gestisce queste cabine si è subito sollevata da qualsiasi responsabilità, dicendo che la cabina era stata manomessa, ecco perchè è poi esplosa.

“Pur spiacenti dell’evento occorso, dobbiamo escludere qualsiasi nostra responsabilità in ordine all’evento, imputabile piuttosto alla manomissione della cassetta stradale a opera di ignoti", hanno fatto sapere dalla società elettrica.

Tuttavia, “nessun filo elettrico è stato trovato né all’interno della cabina né in prossimità della cabina stessa”, ha detto l’avvocato della famiglia Francesco Napoli.

La Procura ha comunque archiviato il procedimento, confermando appunto che l'esplosione altro non è stata che diretta conseguenza di una manomissione.

Oggi per Victoria sarebbe ideale volare in America per cure più specifiche, ma la famiglia ha fatto sapere di non poter sostenere queste spese.

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