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Azoto al neonato, la madre dopo la sentenza a Palermo: "La vita di mio figlio distrutta di nuovo"

Dopo la nascita gli fu somministrato azoto per 68 minuti e oggi, dopo quasi 9 anni, il bimbo è permanentemente invalido. Non parla né cammina, non è autonomo. Per quel terribile incidente, un giorno prima della prescrizione sono arrivate due assoluzioni e una condanna.

«Hanno distrutto ancora una volta la vita di mio figlio», è il commento della madre del piccolo, Cecilia Fecarotta, riportato in un articolo di Sandra Figliuolo sul Giornale di Sicilia in edicola. La famiglia è sconvolta e dovrà anche restituire buona parte dei soldi concessi come risarcimento.

In appello è stata ribaltata la sentenza con cui il giudice monocratico di Palermo condannò, per lesioni colpose gravissime, il direttore del dipartimento materno-infantile del Policlinico, Enrico De Grazia, il geometra e tecnico del Policlinico Aldo La Rosa, e l'imprenditore Francesco Inguì, titolare della Sicilcryo srl di Marineo.

La corte d'appello ha assolto De Grazia, difeso dagli avvocati Francesco Crescimanno e Giovanni Di Benedetto, e Inguì difeso da Luca Inzerillo, ha ridotto invece la pena per La Rosa che ha avuto un anno e mezzo.

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