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Da Roma stretta sulle doppie file, rischio processi pure a Palermo

Palermo è tra le città italiane più afflitte dal problema del traffico. Tra posteggiatori abusivi e automobilisti indisciplinati, i posteggi in doppia fila sono uno dei "mali" più diffusi. Non c'è strada che ne resti estranea. Eppure ora sembrano arrivare tempi duri.

La linea la sta dettando la Procura della Repubblica di Roma che in alcuni casi, i più gravi, ha contestato l'interruzione di pubblico servizio, per esempio quando un'auto ostacola il passaggio di un autobus. Come spiega un articolo di Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia,  il provvedimento rappresenta una rivoluzione se un atto, al massimo passibile di una contravvenzione, può essere considerato un reato.

Impedire il transito a un mezzo pubblico che non ha altri percorsi alternativi per liberarsi può, secondo i magistrati, assommare le caratteristiche di un fatto per il quale il codice prevede da sei mesi a un anno di reclusione. Stessa sorte tocca a chi occupa l'accesso ad altre attività pubbliche come raccolta rifiuti, soccorsi, emergenze.

«Casistica ampia - conferma il comandante Gabriele Marchese al Giornale di Sicilia -. E sul fatto di coinvolgere la magistratura per frenare abusi gravi mi pare un cambio di passo importante. Portato alle estreme conseguenze il concetto della vettura che ostruisce il regolare deflusso del traffico potrebbe anche configurare reati ben più gravi».

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