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Palermo, intitolata una strada a Maria Vallone: combattè a fianco del marito sindacalista ucciso

E’ stata intitolata questa mattina a Palermo una strada del quartiere Bonagia a Maria Vallone, attivista sindacale di Prizzi, che combatté a fianco del marito, il sindacalista Giuseppe Rumore, ucciso il 22 settembre del 1919, nel movimento contadino per l’occupazione delle terre.

Maria Vallone, che è morta a Palermo a 97 anni il 25 febbraio del 1985, rimase vedova di Rumore a soli 28 anni, con una figlia di 4 anni. L’amministrazione comunale e la Cgil Palermo hanno unificato il ricordo dei due protagonisti dell’impegno sindacale scegliendo per Largo Maria Vallone uno spiazzo accanto alla strada già da tempo dedicata a Giuseppe Rumore. Continua così il percorso delle "vie dei diritti" per l’intitolazione di 19 strade di Palermo ai sindacalisti uccisi dalla mafia e a protagonisti e protagoniste del movimento antimafia.

Alla cerimonia di intitolazione della strada sono intervenuti il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il vice sindaco di Prizzi Antonella Comparetto, il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, la figlia di Maria Vallone, Rosa Orlando, 85 anni, (sesta figlia avuta dal marito con cui Maria Vallone si sposò qualche anno dopo la morte di Rumore) e il nipote Michelangelo Salamone. Maria Vallone non finì mai di chiedere verità e giustizia per il delitto. Protestò pubblicamente con gli inquirenti, accusati di non indagare adeguatamente sull'omicidio del marito.

Aveva capito benissimo che non c'era la volontà di fare luce sull'assassinio del marito. Ma non volle arrendersi. Nonostante fosse stata colpita da un altro grave lutto (il 16 luglio 1920 la morte della piccola Caterina, la settima dei figli avuti con Rumore, tutti morti da piccoli), continuò la sua attività di agitatrice socialista, raccontò il sacrificio del suo Giuseppe a tutta la Sicilia, denunciò senza paura la mafia e i suoi legami col potere politico.

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