Si è risolto in 24 ore il caso del rapimento di un bimbo ivoriano di 3 anni prelevato da due uomini, ieri sera, dopo aver minacciato il personale, da una comunità alloggio per minori nel centro storico di Palermo. Il piccolo è stato ritrovato dalla polizia insieme alla madre di 17 anni alla stazione dei pullman. I due stavano per lasciare il capoluogo siciliano.
Le indagini sono state avviate subito dopo la denuncia di scomparsa del minore, presentata dagli operatori della struttura di accoglienza. La donna e il bambino si trovavano in due case famiglie differenti in base ad una decisione della magistratura.
Separare la madre dal figlio piccolo è una scelta che generalmente viene adottata quanto gli assistenti sociali nel corso dei controlli accertano condizioni di estremo disagio e una incapacità genitoriale nella gestione del bambino. Dalla comunità affermano di non poter dir nulla.
Secondo alcuni testimoni anche la 17enne era con i due uomini ieri sera nei pressi della comunità durante le fasi del prelevamento del piccolo. Qualcuno l’ha vista nei pressi della struttura in attesa che i due, ricercati adesso dalla polizia, forse suoi parenti, riuscissero a portare a segno il rapimento.
Il bimbo era stato tolto alla donna dopo alcuni interventi degli assistenti sociali in un’operazione coordinata dai giudici del tribunale per i minorenni. La separazione era stata contestata dalla giovane mamma che ha tentato di riprendersi il piccolo e fuggire da Palermo e forse dall’Italia.
Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla cittadinanza solidale Giuseppe Mattina hanno ringraziato «la questura e tutti gli agenti coinvolti per l’attenzione dedicata alla delicata situazione e per la veloce soluzione», e hanno sottolineato che «sarà cura dell’amministrazione adottare in sinergia con l’autorità giudiziaria ogni misura volta alla tutela dei due minori».
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