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Piano Battaglia a numero chiuso: solo 80 bus e mille auto contro il caos

È stato fissato un limite massimo per parcheggiare a Piano Battaglia. Da questo weekend potranno salire 80 bus e mille auto che potranno sostare nel parcheggio vicino alla località turistica. Quindi per chi vorrà trascorre alcune ore sulla neve dovrà partire il prima possibile per poter posteggiare.

A darne notizia è il coordinatore della protezione civile per la città metropolitana di Palermo, Salvatore Serio. “Abbiamo istituito un cancello a piano Farina. Quando la capienza massima del parcheggio verrà raggiunta gli uomini del corpo forestale e i militari della guardia di finanza faranno tornare indietro bus ed auto in sovrannumero. Per evitare incidenti e il sovraffollamento, come è accaduto nelle scorse settimane, abbiamo deciso di bloccare gli accessi per la sicurezza dei cittadini”, precisa Serio. Un modo per evitare il caos e i disagi che si sono verificati domenica scorsa. 

Intanto, arriva una buona notizia. La strada provinciale 54 delle Madonie è completamente libera dalla neve, complici le condizioni meteo più favorevoli e il lavoro degli spazzaneve.

Per il futuro tra le soluzioni più accreditate per risolvere il problema del sovraffollamento di Piano Battaglia in inverno sia il gestore del rifugio Marini, Giovanni Faletra, che l’ingegnere Serio propongono “la creazione di un sistema automatico per controllare gli accessi a Piano Battaglia, un sistema simile al telepass, che funziona con prenotazioni on line e che permetterebbe l’accesso solo ad un numero di persone limitato senza che si creino code. Oppure – suggerisce Faletra - Bisognerebbe istituire un ticket o tassa per chi vuole trascorrere una giornata sulla neve d’inverno a Piano Battaglia”.

Il problema è quello di ridurre l’affluenza soprattutto nei weekend invernali. “Da sette anni gestisco il rifugio Marini e abbiamo lavorato per diversificare il turismo di Piano Battaglia e far in modo che ci sia turismo in tutte le stagioni – spiega Faletra - Per noi i gitanti occasionali che si tirano palle di neve sono un serio problema. Noi vogliamo fare un turismo di qualità, ma quando ci sono anche cinquemila persone con un solo bagno chimico e due strutture per accoglierle la situazione diventa ingestibile – continua Faletra – Ogni anno nevica e puntualmente si ripresentano sempre gli stessi problemi: strade con cumuli di neve, persone che senza pneumatici da neve o catene a bordo si bloccano in strada, file per usufruire dei servizi igienici. C’è una seria difficoltà nella gestione delle infrastrutture stradali”.

Il coordinatore della protezione civile per la città metropolitana di Palermo, Salvatore Serio fa appello alla Regione: “La città metropolitana è proprietaria della strada non dovrebbe occuparsi dei flussi turistici. Non abbiamo le risorse per creare sistemi di gestione automatica controllata degli accessi, né tanto meno per la creazione di parcheggi multipiano in una zona protetta come quella del Parco delle Madonie. Si tratta di interventi infrastrutturali su cui dovrebbe investire la Regione. Noi dal canto nostro per mantenere la sicurezza come protezione civile siamo costretti a limitare gli accessi a Piano Battaglia”.

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