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Ztl a Palermo, dopo l'allarme di Confimprese avviate verifiche sui livelli di inquinamento

Il vice sindaco di Palermo, Sergio Marino che ha la delega all’Ambiente, vuole «vederci chiaro sul presunto innalzamento della soglia d’inquinamento nell’area della Ztl alla luce dell’allarme lanciato da Confimprese» che citando dati raccolti dalla Rap sulle tre centraline adiacenti alla zona a traffico limitato, ha segnalato lo sforamento dei livelli di polveri sottili ben 63 volte dall’inizio dell’anno rispetto ai 30 sforamenti durante l’intero periodo 2015-2016 prima dell’introduzione della Ztl.

Nonostante la smentita e le rassicurazioni dell’assessore al traffico Iolanda Riolo secondo cui «non c'è nessuna segnalazione particolare», il vice sindaco ha informato i capigruppo consiliari che oggi effettuerà le sue verifiche. «Per quanto di mia competenza - scrive Marino - effettuerò analisi dei dati delle centraline anche incrociandoli con altre significative produzioni in materia di inquinamento atmosferico».

Chiarendo, anche alla luce delle dichiarazioni della collega di giunta, che «sarà cura dell’ufficio ambiente e dello scrivente cui compete per materia l’inquinamento ambientale e atmosferico valutare i dati e produrre adeguata relazione».

Il presidente di Confimprese Palermo, Giovanni Felice, venerdì scorso ha inviato una lettera al sindaco Leoluca Orlando, agli assessori competenti e a tutti i capigruppo di Sala delle Lapidi avanzando delle proposte per «tutelare la salute pubblica e per rendere vivibile la zona a traffico limitato».

«Proponiamo - dice Felice - che il percorso Unesco nell’area Ztl venga trasformato in area pedonale e che sulla zona individuata si proceda alla realizzazione di un regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio culturale che disciplini la tipologia di attività che potranno operare nella zona».

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