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Palermo, dalle magliette al digiuno: le iniziative di padre Garau per "salvare" Borgo Nuovo

Magliette della legalità da fare indossare ai consiglieri comunali di Palermo per ricordare i problemi mai risolti del quartiere, gruppi di cittadini in digiuno a staffetta come segno di protesta, ma anche spettacoli e dibattiti. Infine, una richiesta di aiuto alla Santuzza con la tradizionale "acchianata" dei residenti e dei fedeli, in occasione del festino di Santa Rosalia. Prosegue incessante l'impegno di padre Garau e di tutta la sua parrocchia di San Paolo Apostolo per accendere i riflettori sulle condizioni di degrado in cui si trova il quartiere Borgo Nuovo.

La questione sicurezza è emersa dopo una serie di furti di cui sono rimasti vittime alcuni fedeli della parrocchia, proprio durante le celebrazioni religiose. Così un gruppo di residenti e parrocchiani, guidati da padre Garau, ha deciso di alzare la voce e di richiamare l'attenzione su un quartiere di periferia che ha tante difficoltà: dalla mancata sicurezza alla scarsa illuminazione pubblica, dalle aree verdi abbandonate alle scuole occupate abusivamente.

"Non possiamo parlare di legalità quando in piazza manca la luce da tanti anni, quando la Chiesa è dichiarata inagibile e i soldi stanziati giacciono nelle banche - scrive padre Garau in una lettera-appello -. Quando gli asili e le scuole sono occupate abusivamente, quando non esiste del verde attrezzato per i bambini, quando si rubano gli appartamenti e le automobili, quando nessuno pensa al futuro dei nostri figli…etc.etc. La Piazza san Paolo deve trasformarsi in obiettivo sensibile".

"Pertanto, abbiamo deciso di riprenderci il nostro quartiere, la nostra città ed essere di sprone per tutti i Palermitani di buona volontà. In maniera assolutamente pacifica vogliamo richiamare l’attenzione sul nostro quartiere di Borgo Nuovo".

Entro fine mese consegneranno al presidente del Consiglio Comunale le magliette per i consiglieri comunali dove saranno scritte delle frasi per ricordare i problemi di Borgo Nuovo. Per tutto il mese di giugno, gruppi di cittadini, a staffetta, osserveranno il digiuno e abiteranno dentro delle tende, invitando le altre parrocchie ai dibattiti e agli spettacoli organizzati. Per il Festino di Santa Rosalia, si chiederà aiuto alla Santuzza: residenti e fedeli faranno insieme la tradizionale "acchianata" al Santuario.

"Tutti dobbiamo partecipare facendo qualcosa per la città che non è fatta solo dal centro storico ma che si estende fino alle periferie - scrive ancora Padre Garau -. I problemi delle periferie si riversano nella città e i giovani diventano facili prede della mafia e della delinquenza. I bambini e i giovani devono essere tutti protetti ed educati alla partecipazione attiva e all’amore per la propria città per il proprio quartiere".

Infine, cita Berlinguer: "Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi".

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