Deve ricominciare da zero, dopo due anni di attività istruttoria, consulenti e decine di testimoni ascoltati, il processo a Matteo Tutino, ex primario del reparto di Chirugia maxillofacciale dell’ospedale Villa Sofia accusato di truffa aggravata. Secondo gli inquirenti avrebbe eseguito nella struttura pubblica, spacciandoli per "funzionali" e quindi mettendoli a carico del Servizio sanitario nazionale, interventi estetici.
E’ cambiato il presidente del collegio giudicante e gli avvocati del medico hanno negato il consenso ad acquisire gli atti compiuti. Decisione che costringe il tribunale, ora presieduto da Fabrizio La Cascia, a ripetere tutta l’attività compiuta finora.
Tutino è sotto processo con l’ex manager dell’ospedale Giacomo Sampieri, Damiano Mazzarese, dirigente del dipartimento di Anestesia e rianimazione, Giuseppe Scaletta, ispettore della Digos e la moglie genetista, Mirta Baiamonte. Rispondono, a vario titolo, di truffa, abuso d’ufficio e tentato abuso d’ufficio.
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