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Richieste di tangenti, cinque indagati al Provveditorato opere pubbliche

PALERMO. La procura di Palermo ha notificato cinque avvisi di garanzia a funzionari del Provveditorato opere pubbliche. L'inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile, parte dalla denuncia di un imprenditore che ha raccontato di aver subito richieste di tangenti per la ristrutturazione di immobili pubblici. Sono in corso perquisizioni negli uffici degli indagati.

Gli avvisi di garanzia, contestuali al decreto di perquisizione, riguardano Carlo Amato, Franco Barberi, Antonio Casella, Claudio Monte e Fabrizio Muzzicato. L'ufficio, che si trova in piazza Verdi a Palermo. dipende dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L'imprenditore edile si è presentato spontaneamente alla polizia raccontando di aver subito la richiesta di denaro. Si sarebbe trattato di diverse migliaia di euro nell'arco di alcuni mesi. L'inchiesta, che ipotizza il reato di associazione a delinquere finalizzata alla concussione, è coordinata dall'aggiunto Sergio Demontis e dal pm Piero Padova. La polizia, che ha perquisito gli uffici degli indagati, ha sequestrato pc e documenti.

Gli agenti della squadra mobile di Palermo hanno sequestrato carte e documenti che riguardano decine di appalti pubblici in Sicilia finiti nell’inchiesta che ha portato agli avvisi di garanzia emessi questa mattina nei confronti di cinque dipendenti del provveditorato in piazza Verdi a Palermo, che dipende direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’ufficio svolge attività di vigilanza sulle opere pubbliche finanziate dal ministero e da altri enti pubblici. Ancora attività di supporto, dopo aver siglato una convenzione nella programmazione, progettazione ed esecuzione di opere anche di competenza di amministrazioni non statali, anche ad ordinamento autonomo, economico e non, nonché di Enti ed organismi pubblici. Tra le attività anche supposto all’attività di vigilanza per le sicurezza nelle infrastrutture stradali e sulla repressione all’abusivismo edilizio. Infine la struttura ha anche competenza nelle repressione dell’abusivismo edilizio.

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