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Truffe con assegni e orologi falsi: tre condanne a Palermo

PALERMO. La seconda sezione del Tribunale di Palermo ha condannato a 7 anni e 11 mesi ciascuno Paolino Cavallaro e Domenico Siciliano, 2 anni e 8 mesi per Attilio Di Stefano che erano accusati di associazione finalizzata alla truffa e alla ricettazione.

I tre, secondo il pm Giorgia Spiri, erano riusciti ad accumulare oltre 300 mila euro con assegni ricettati o di dubbia provenienza, ma anche vendendo falsi orologi.

Le indagini hanno preso il via nel 2012 dopo la scoperta di un contratto preliminare per la vendita di una villetta ad Altavilla Milicia, risultato falso e a persona ormai deceduta. Gli assegni corrisposti, del Banco di Sicilia, sono poi risultati provenienti dallo smarrimento di numerosi titoli del Banco di Sicilia di 5.000 stampe, denunciato a Santa Croce di Camerina, nel Ragusano.

L'organizzazione – secondo gli inquirenti - utilizzava anche assegni cosiddetti "ballerini" (o "brasileiri" come vengono ironicamente definiti dagli indagati nel corso di una conversazione intercettata), cioè tratti su conti correnti aperti da prestanome e privi dei necessari fondi a copertura della relativa emissione. Tra le truffe messe in atto ci sarebbe anche l’acquisto di 75 quadri di pittori siciliani con assegni fasulli per 100 mila euro. Gran parte dei dipinti, tra i quali una litografia di Guttuso, nel corso delle indagini è stata sequestrata e restituita all'avente diritto.

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