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Protesta alla piscina comunale di Palermo, nessun assistente bagnanti dopo le 20

PALERMO. Da sette giorni la piscina comunale rimane aperta nella fascia serale dalle 20 alle 21,30 senza la presenza di assistenti bagnanti, che continuano ad incrociare le braccia anche questo weekend.
“Stiamo cercando un accordo con gli assistenti bagnanti delle società sportive – spiega il funzionario dell’ufficio sport e impianti sportivi di Palermo, Sergio Sparacio – Abbiamo chiesto ai nostri 6000 dipendenti se qualcuno avesse questa qualifica e volesse lavorare alla piscina comunale, nessuno ha risposto. Noi abbiamo il blocco delle assunzioni e questo ci vincola”.
Intanto, gli otto assistenti bagnati non bastano a coprire tutti i turni e non si può tenere aperta la seconda vasca in viale Del Fante. Attualmente c’è un sono assistente bagnante con il contratto full time e cinque part time e due lavoratori Asu. “Anche se si riuscirà ad avviare la stabilizzazione per i part time e per i lavoratori Asu la pianta organica degli assistenti bagnati dovrebbe essere di 18 persone. Con otto persone riusciremo soltanto a garantire la sopravvivenza della piscina comunale”, precisa Sparacio.
“Il fatto che il Comune possa trovare un accordo con gli assistenti delle società sportive, che si allenano alla piscina comunale, rasenta un profilo d’illegalità - spiega il segretario provinciale Cub Sicilia, Marcello Terzo – Un assistente bagnante di una società sportiva vigilerà solo sulle persone in vasca, che si allenano con il suo gruppo. Per legge un assistente bagnate ha l’obbligo d’intervenire in qualsiasi situazione di criticità- continua Terzo – Per quanto riguarda la fascia serale, dalle 20 in poi, in piscina rimane solo il portiere che chiude la struttura mentre le persone continuano ad allenarsi in acqua. Tutto ciò senza la presenza di assistenti bagnati e senza qualcuno che faccia pagare l’ingresso. Il Comune ha delle perdite enormi anche per quanto riguarda le spese vive di acqua, luce e cloro”.

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