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Studenti in fibrillazione a Palermo: occupato il liceo Croce, protesta anche al Medi

PALERMO. Studenti in fibrillazione. Cominciano infatti, a occupare le prime scuole. Si tratta del liceo scientifico Benedetto Croce di Palermo.

Il motivo che ha spinto gli studenti a occupare le aule delle proprie scuole, è lo stesso: le condizioni precarie degli edifici. Secondo i liceali infatti, la sede del Benedetto Croce di via Corazza necessita di interventi di ristrutturazione. Secondo, gli studenti del Medi che si trova in va Leonardo da Vinci, invece, all'interno della scuola c'è dell'amianto.

I ragazzi hanno preso la decisione alla fine di alcune assemblee che si sono svolte poche ore fa.

«Riteniamo inaccettabile - afferma un rappresentante di istituto del liceo Benedetto Croce - che gli studenti, del nostro liceo, siano costretti a svolgere le ore di lezione in un edificio non idoneo alle nostre esigenze. Il motivo centrale della nostra protesta riguarda anche il plesso succursale di via Corazza, di proprietà della Curia. Infatti c'è una disputa in corso da anni tra il Comune e la Curia, per stabilire chi deve sostenere le spese della ristrutturazione dell’edificio. Come al solito a pagarne le conseguenze siamo noi studenti che veniamo costretti a svolgere le nostre ore di lezione in un edificio per nulla adeguato alle nostre esigenze e, soprattutto, in assenza di sicurezza».

I liceali protestano anche per l’alternanza scuola lavoro. «Riteniamo inaccettabile - dice un altro studente - che ogni studente debba svolgere 200 o 400 ore di alternanza scuola-lavoro totalmente gratuite».

Protesta anche all'Iiss Medi di via Leonardo Da Vinci, dove gli studenti hanno tenuto un'assemblea incentrata sulle condizioni dell'edificio che ospita la scuola. "Da anni - afferma uno studente, Salvatore, rappresentante del Medi - segnaliamo una pericolosa presenza di amianto. Intendiamo riportare l'attenzione sulla fatiscenza e sulla mala gestione non solo del nostro istituto ma anche di altre scuole della città".

"La nostra protesta - continua Francesco, studente dello stesso Istituto - non vuole chiudersi all'interno delle nostre mura ma vuole espandersi. Non è una protesta che riguarda solo noi, ma tutti gli studenti. Per questo è necessario che tutte le scuole di Palermo si sentano coinvolte e accolgano la nostra proposta di mobilitarsi. Per questo e per altri motivi, come le 400 ore di alternanza scuola-lavoro totalmente gratuite, invitiamo tutti gli studenti delle scuole che si rivedono in questo quadro generale di malfunzionamento del mondo della formazione, a ribellarsi e a mettersi in prima linea per ottenere quel diritto allo studio che da anni vogliono strapparci via".

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