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Arresti di mafia a Bagheria, Scaduto dietro il tentativo di omicidio di Pietro Lo Iacono

L'arresto di Scaduto

PALERMO. Il boss Pino Scaduto sarebbe dietro il tentativo di omicidio di Pietro Lo Iacono – ritenuto vicino a Bernardo Provenzano – che nel 2008 sfuggì all’attentato. Il particolare emerge nell’indagine che questa mattina ha portato all’arresto di Scaduto e altre 15 persone.

A parlare di Scaduto è il collaboratore di giustizia Sergio Flamia che lo indica come possibile mandante del tentativo di omicidio di Lo Iacono, precisando che l’esecuzione sarebbe stata affidata a Michele Modica e Andrea Carbone, entrambi arrestati oggi.

“Michele Modica detto l’Americano l’ho conosciuto un dieci giorni prima, quindici giorni prima che fosse stato arrestato per il discorso di Pietro Lo Iacono – ha detto Flamia agli inquirenti - me lo presentò Pino Scaduto assieme a un'altra persona, dicendomi che sicuramente loro si sarebbero recati da me per fissare qualche appuntamento con loro, parlare con Scaduto, inerente al tentativo di uccidere Pietro Lo Iacono”.

Il racconto di Flamia è riscontrato dalle intercettazioni tra Carbone e Modica nel 2008.

Carbone: “Con quello, con Lo Iacono cosa dobbiamo fare?”.

Modica: “Si deve fare, si deve fare, la prossima settimana dobbiamo vedere di organizzare adesso sto andando da Sergio per questa discussione”.

Carbone: “Lo sai cosa dobbiamo fare? Io già ciò pensato mi sono guardato tutte cose, io come ti dico io è la cosa migliore … dobbiamo posteggiare il furgone là, a Fondachello”.

Modica: “Ma deve essere solo!”.

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