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Regolamento sulla movida a Palermo, respinto il ricorso dei locali

PALERMO. I giudici della terza sezione del Tar di Palermo hanno respinto il ricorso presentato dai titolari di diversi locali sparsi nelle zone luogo di ritrovo dei giovani con cui si chiedeva l’annullamento del regolamento del Consiglio Comunale di Palermo sulla movida.

A chiedere l’annullamento del provvedimento erano stati i titolari del Al Siciliano, del Jackass, del QVIVI , del Miri, dell’Ombelico del mondo, dell’Anfiteatro, Basquiat Cafè, Cantavespri e dell’Old School da Anto, tutti assistiti dall’avvocato Giovanni Puntarello. Il Comune di Palermo nel ricorso era assistito dagli avvocati Ezio Tomasello, Vincenzo Criscuoli. Per i titolari dei locali il regolamento impugnato sarebbe illegittimo in quanto non verrebbero specificate i limiti sonori esterni vietati.

Per i giudici della Terza Sezione presieduta da Solveig Cogliani, (Nicola Maisano, Consigliere, Estensore e Maria Cappellano, Consigliere) «l'articolata disciplina dettata dal regolamento impugnato - si legge nella sentenza - nasce proprio dall’esigenza di trovare un punto di equilibrio tra i vari interessi coinvolti, comunque di rilievo costituzionale, fermo restando che il concreto modo di contemperare tali diversi interessi rientra nella discrezionalità dell’amministrazione».

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