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Caso Tutino, denuncia della difesa: s'indaghi pure su chi firmò le cartelle

PALERMO. L'ex primario di Villa Sofia, Matteo Tutino, assistito dagli avvocati Carlo Taormina e Sabrina Donato, ha presentato una denuncia alla procura di Caltanissetta per indagare sul fatto che non sia stato coinvolto anche il dottore Giuseppe Cuccia nell'inchiesta della procura di Palermo sulla presunta truffa alla Regione per operazioni di chirurgia estetica non funzionali ed eseguite nell'ospedale.

"Le cartelle cliniche sono state firmate tutte dal dottore Cuccia, marito del pm Claudia Ferrari sostituto procuratore a Palermo - ha spiegato Tutino -. E' quindi assurdo che sia coinvolto io e non lui. L'accusa si basa tutta su questo è io l'ho ribadito, assieme ai miei avvocati, fin dall'inizio ma il pm Luca Battinieri non ne ha tenuto conto".
Da questo nasce l'esposto a Caltanissetta. "Contemporaneamente - ha spiegato Taormina - è stato interessato anche il procuratore di Palermo, Franco Lo Voi, affinché Battinieri non si occupi più, fino alla pronuncia di Caltanissetta, dell'inchiesta. Durante la scorsa udienza, inoltre, a sostituire Battinieri per una parte è stata la dottoressa Ferrari, situazione addirittura paradossale visto che Tutino nelle sue dichiarazioni spontanee parlava proprio di Cuccia. Per questi motivi abbiamo chiesto a Lo Voi che nemmeno Claudia Ferrari, per questioni di opportunità, si occupi del processo".
"Noi riteniamo - ha spiegato Taormina - che non ci sia nessun reato nemmeno da parte di Cuccia. Per noi non c'è né la truffa né il falso. Ma se la Procura configura i reati per Tutino doveva farlo anche per  Cuccia".

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