PALERMO. Salperà questa sera la nave che porterà Biagio Conte a Roma, da cui partirà il nuovo pellegrinaggio del missionario laico con la croce attraverso le regioni del centro e del nord Italia. Con l’obiettivo preciso di «dare speranza ai cittadini terremotati, andando incontro ai poveri, agli ammalati e a tutti i peccatori» scrive in un messaggio alla città. Col particolare intento di convertire i cuori più duri, quelli dei mafiosi.
«Mi recherò a Gubbio, dove nel 1200 San Francesco, con grande fede e preghiera, incontrò e convertì il terribile brigante che terrorizzava il territorio – dice fratel Biagio -. Anch’io sento di incontrare i tanti briganti di oggi: il temibile brigante mafioso Totò Riina che mette terrore nel paese di Corleone, nella città di Palermo e dintorni. Chiedo alle autorità che mi facciano incontrare in carcere Totò Riina, perché si converta e ritorni al buon Dio».
Un messaggio forte, che ha maturato riflettendo e pregando nella missione Speranza e Carità da lui fondata, che ospita circa mille persone senza casa e senza famiglia.
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