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Tigre fuggita a Monreale, l'Enpa: legali valuteranno il caso

PALERMO. "Abbiamo dato mandato al nostro ufficio legale di valutare tutte le circostanze che hanno portato alla fuga della tigre da un circo del palermitano. Qualora dovessero emergere aspetti rilevanti dal punto di vista legale prenderemo tutto gli opportuni provvedimenti. Tuttavia, quanto accaduto in Sicilia evidenzia un problema di portata più generale: la cattività, oltre ad essere eticamente inaccettabile, può rappresentare un pericolo per l'incolumità delle persone e degli animali".

Lo dice il presidente nazionale di Enpa, ente nazionale per la protezione degli animali, Carla Rocchi a proposito del caso di Monreale. "Non è la prima volta che un animale fugge da un circo - aggiunge - Ricordo la giraffa di Imola, poi uccisa; l'elefante a spasso per le vie di Roma o le zebre recuperate da una volante a Correggio. Oggi siamo stati fortunati perché il caso ha voluto che la fuga non finisse in tragedia né per la tigre né per le persone. La prossima volta però potremo non esserlo: al di là dei dubbi circa la capacità delle insegne circensi di tenere gli animali sotto controllo, ma anche circa la tempestività e l'efficacia dei controlli, è il momento di voltare pagina".

E ancora: "Si acceleri sulla legge per il circo senza animali - conclude - si ponga fine a uno sfruttamento sempre più invisa all'opinione pubblica, che, come accaduto oggi, mette in pericolo la sicurezza degli animali e delle persone".

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