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M5s e il caso firme false a Palermo, confessioni a catena

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PALERMO. Confessioni a catena. Parla un altro attivista del Movimento 5 Stelle, si aggiunge alla deputata regionale Claudia La Rocca e a un altro militante grillino, che già nei giorni scorsi avevano deciso di collaborare con gli inquirenti. Dichiarazioni a catena, effetto valanga sull'indagine riguardante le firme false per la presentazione della lista alle Comunali di Palermo del 2012, ma riflessi anche sul blocco delle «comunarie», le selezioni via web attraverso cui il M5S dovrebbe scegliere i suoi candidati per Palazzo delle Aquile (si voterà nella primavera 2017).

È a rischio la presentazione della lista alle prossime elezioni, anche se Giancarlo Cancelleri, sentito ieri in Procura assieme ad altri tre deputati regionali (Giampiero Trizzino, Gianina Ciancio e Stefano Zito), dice che «è impensabile non proporla, tantissimi cittadini vogliono votare per noi».

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