ROMA. Si è già candidato altre due volte alla Direzione nazionale antimafia e questa potrebbe essere quella buona per il pm di Palermo Nino Di Matteo, che dieci giorni fa ha rifiutato l'offerta del Csm di un trasferimento per ragioni di sicurezza, legato a un nuovo allarme attentato. Ma non si tratterà di una passeggiata: dovrà vedersela con 65 concorrenti, che come lui hanno presentato domanda per cinque posti messi a concorso alla Superprocura guidata da Franco Roberti.
Tra loro, i due pm del processo Mafia capitale Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli, l'ex assessore alla Legalità del Comune di Roma, Alfonso Sabella, il segretario dell'Anm Francesco Minisci e i procuratori aggiunti Teresa Maria Principato (Palermo) e Sebastiano Ardita (Palermo).
La decisione sarà presa presumibilmente per dicembre.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia